tra acqua e imbrigliamenti, alla scoperta dell'importanza della gestione del territorio
Dal borgo di Berceto, percorreremo il sentiero CAI 731, fino a raggiungere la deviazione per la Pineta del Monte Cavallo. Percorreremo un sentiero attraverso la pineta fino a località Felegara e lì ci congiungeremo con la Via Francigena per fare ritorno al paese di Berceto.
Questo percorso è ricco di rilevanze storico culturali, a partire dalla stessa Via Francigena, ma è soprattutto un percorso didattico per conoscere l’importanza della relazione uomo-ambiente. Grazie ad un progetto in corso del Comune di Berceto, ai sensi della L.R. n.9/2006 “Norme per la conservazione e valorizzazione della geodiversità dell’Emilia Romagna e delle attività ad esse collegate”, e grazie ad un innovativo progetto di divulgazione scientifica dell’Università di Parma intitolato “Università e Territorio”, saranno presenti: un geologo libero professionista iscritto all’Ordine, e un professore del Dipartimento di Scienze Chimiche della Vita e della Sostenibilità Ambientale, che ci aiuteranno a scoprire le particolarità geologiche del percorso. Inoltre andremo alla scoperta dell’acquedotto locale, con il Geom. Zanzucchi e con il presidente della Cooperativa Passo Cisa, Fausto Squeri, per comprendere l’importanza dell’imbrigliamento delle acque.
Sarà un breve percorso alla scoperta della pietra, del legno e dell’acqua. La pietra è lo scheletro sia del paesaggio naturale sia del paesaggio antropico della montagna così come della città storica (tutta l’architettura antica è fatta di materiale lapideo). L’acqua ha modellato il paesaggio naturale ed è ora la chiave del cambiamento climatico e la chiave della manutenzione e gestione del territorio. L’acqua come elemento chiave di rapporto montagna-città visto come elemento cardine per una cultura della manutenzione, è sia un elemento modellante del paesaggio sia una risorsa o nemico da addomesticare.
Spiegare, attraverso una breve e piacevole escursione, è importante per sperimentare il profondo rapporto esistente tra la pietra e l’uomo e come questo possa essere letto nel paesaggio naturale e antropico.
Durata
3 ore circa escluse le soste
Distanza
10 Km circa
Dislivello
In salita circa 320 m
Equipaggiamento
Scarponcini con suola scolpita e alti alla caviglia. Zaino, giacca a vento e antipioggia. Felpa, calze di ricambio. Pranzo al sacco e acqua: almeno 1,5 L a persona.
Grado di difficoltà
Media di tipo E
Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"? Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.
Segnalazioni particolari
Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…
Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.
In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.
Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.
I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.