Dalla Pieve romanica di Rubbiano alla Badia di Frassinoro, sulle tracce della Resistenza
Al confine tra le province di Modena e Reggio Emilia, la Valle del Dolo incontra quella del Dragone, plasmando morbidi crinali attraversati da antiche strade.
Una di queste, la Via Bibulca, risale verso il crinale Appenninico che divide l’Emilia dalla Garfagnana; lungo il suo tracciato, una pieve ed un’abbazia ormai millenarie sorgono, a testimone della vetusta potenza dei Canossa.
Lungo questi sentieri ostinati, ottant’anni fa, risalirono donne e uomini che imbracciarono le armi a difesa della libertà. Costoro furono capaci di costituire un effimero quanto coraggioso governo autonomo: la Repubblica Partigiana di Montefiorino.
Nel giorno della Festa della Liberazione, visiteremo questi luoghi segnati dalla storia; visiteremo il Museo della Resistenza di Montefiorino e raggiungeremo infine Frassinoro, dove si erge l’Abbazia voluta da Beatrice di Lotaringia, madre della Gran Contessa Matilde di Canossa.
Un percorso semplice e suggestivo, sulle tracce del passato – remoto e recente – di una terra generosa ed appassionata: l’Emilia.
Durata
5 h 30' (soste escluse)
Distanza
12 Km
Dislivello
In salita circa 550 m
Qualche immagine in anteprima
Equipaggiamento
Tutti gli escursionisti dovranno essere equipaggiati con scarpe o scarponi da trekking con suola in buone condizioni, alti fino alla caviglia; abbigliamento a strati, adeguato alla stagione; pantaloni lunghi da escursione (possibilmente di colore chiaro); giacca impermeabile; copricapo, occhiali da sole, crema solare; zaino comodo e in buone condizioni; snack, pranzo al sacco e scorta personale di acqua di almeno 2 litri. Consigliato l’uso dei bastoncini da trekking. Gli escursionisti non adeguatamente equipaggiati potrebbero essere esclusi dall’escursione direttamente sul luogo della partenza.
Grado di difficoltà
Media di tipo E
Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"? Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.
Segnalazioni particolari
L’escursione è aperta ad adulti e ragazzi dai 14 anni di età. I minori dovranno essere accompagnati da un adulto garante.
La presenza di animali domestici dovrà essere segnalata alla guida: sarà a discrezione di questa confermarne o meno l’idoneità alla partecipazione.
Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…
In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.
Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.
I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.
L’itinerario potrà variare in relazione alle condizioni meteorologiche e ambientali, oltre che per qualsiasi ragione legata alla sicurezza dei partecipanti.