Alla scoperta della tappa 7 del Sentiero dei Celti e dei Liguri, sospesi tra Val d'Aveto e Val Ceno, tra antiche torbiere, faggete monumentali e vette sacre.
ANNULLATA PER MALTEMPO – Ore 14.00 Si parte dal castello medievale di Santo Stefano d’Aveto, incamminandosi verso Roncolongo. Quest’ultimo è un toponimo molto antico, di origina forse longobarda o addirittura ligure: i “ronchi” erano aree boschive tagliate per fare pascolo o terra coltivata. Da qui ci si avvia fra le fasce terrazzate da muretti a secco con blocchi di pietra ciclopici. Puntiamo verso il passo del Tomarlo lasciando alla nostra sinistra il Groppo Rosso, il Monte Bue, il Maggiorasca e altre stupende vette. Il cammino continua in salita attraversando un bosco ricco di acero montano e carpino bianco, e arriva a spianare in corrispondenza dei resti del lago delle Riane, un antico lago glaciale dove ancora oggi si trova un acquitrino ricco di biodiversità: da rispettare con attenzione!
Evento nel programma della “FESTA DELLA MONTAGNA”
In collaborazione con:
- Comune di Santo Stefano d’Aveto
- Consorzio Alte Valli https://www.altevalli.com/
Per maggiori informazioni riguardo all’appassionante progetto del “Sentiero dei Celti” potete consultare il sito: www.sentierodeicelti.it
Durata
4 ore (soste escluse)
Distanza
11 km circa
Dislivello
In salita circa 560 m circa, in discesa 176 metri circa
Equipaggiamento
Zaino con eventuali snack e una buona scorta d’acqua (almeno 1,5 litri a persona). Calzature alte impermeabili (tipo scarponi suola vibram), abbigliamento da trekking da media montagna, impermeabile.
Grado di difficoltà
Media di tipo E
Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"? Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.
Segnalazioni particolari
I minori di 18 anni devono essere obbligatoriamente accompagnati da persona garante e responsabile.
Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…
Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.
In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.
Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.
I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.