Trekking e gastronomia locale: un percorso alla scoperta dei sapori e della storia che li crea

cardifarfalla

Anche quest’anno un bell’appuntamento in concomitanza con la Sagra della Pattona di Corchia.

Un trekking ad anello da Corchia al Monte Binaghe, per proseguire verso il Groppo della Donna e ritornare a Corchia in occasione della sagra della pattona.  Le cime ci offriranno un meraviglioso panorama sulle valli del Cogena e del Manubiola, mentre dagli affascinanti agglomerati ofiolitici vedremo Berceto e la Val Taro.

Sulla strada del ritorno scopriremo la storia delle antiche miniere di Corchia e visiteremo il borgo dove potremo ristorarci all’ombra dei castagni alla sagra della pattona… Ma non solo pattona: testaroli, tagliatelle, pizza e grigliate saranno lì per coloro che vorranno fermarsi alla sera a cena per gustare i suoni e i sapori di una classica festa di paese!

Durata

4 ore circa escluse le soste

Distanza

11 Km circa

Dislivello

In salita circa 550 m

Qualche immagine in anteprima

Equipaggiamento

Scarponcini con suola scolpita e alti alla caviglia. Zaino, giacca a vento e antipioggia. Felpa, cappellino per il sole, calze di ricambio e crema solare. Pranzo al sacco e acqua: almeno 1,5 L a persona.

Grado di difficoltà

Media di tipo EE

Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "EE"?
Si tratta di itinerari, anche non riportati al suolo o in cartografia, che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su sentiero impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia o detriti). Terreno vario, a quote anche relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento ecc...). Possono presentare terreni aperti, senza continuità del piano di calpestio, con segnalazioni intermittenti o assenti. Sviluppano in zone poco o nulla antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire con guadi che possono presentarsi tecnicamente impegnativi specie dopo piogge abbondanti o in periodo di disgelo, dove è in genere difficoltoso trovare riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo e dove la percorrenza dei tratti boscati può implicare il ricorso anche non occasionale a strumenti di taglio a causa dell’intrico del sottobosco e dello stato di abbandono dei sentieri; possono occasionalmente presentare brevi concatenazioni di passaggi, anche esposti, in cui l’escursionista può essere costretto a far ricorso all’uso delle mani per mantenere l’equilibrio durante la progressione, come pure brevi concatenazioni di passaggi attrezzati con scalette e similari. Sono itinerari percorribili solo da escursionisti con buona esperienza, in ottime condizioni fisiche e ben allenati, che non soffrano di vertigini, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento ed abbiano un’ottima padronanza delle tecniche di orientamento strumentale (bussola e/o Gps). Rimangono esclusi i percorsi su ghiacchiai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci, come pure le vie ferrate, perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso di attrezzature e tecniche alpinistiche per la progressione o per proteggere la stessa.

Segnalazioni particolari

Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…

Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.

In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.

Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.

I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.