Sentieri e cammini nelle terre matildiche

Un cammino escursionistico emozionante con la distanza di una mezza maratona (21 km) nei luoghi Matildici, lungo i sentieri dell’Appennino Reggiano immersi nella natura!
Cinzia di Trekking Taro & Ceno e Gianpaolo Milanta di Appennineggiando, ancora una volta insieme, per percorrere insieme a voi un percorso fatto di avventura, storia e luoghi tutti da scoprire.
Calpesteremo un tratto del “Cammino dei Ducati” ed un tratto della “Via Matildica del Volto Santo”, attraverseremo il Sito di Interesse Comunitario (SIC) della “Rupe Di Campotrera”, i calanchi, i castelli e i boschi saranno la cornice della nostra mezza maratona.
Arriveremo contenti, stanchi, soddisfatti ed affamati, ma niente paura finiremo con gnocco fritto e salumi in allegra compagnia! Vi Aspettiamo!
Passo veloce, zaino in spalla, scarponi ben allacciati e rispetto per la natura!

… Esplora Sogna e Scopri!

Vi aspettiamo numerosi!!!

Durata

8 h con soste brevi e pranzo al sacco

Distanza

21 km

Dislivello

480 mt

Qualche immagine in anteprima

Equipaggiamento

Calzature con suola scolpita in buono stato, abbigliamento da trekking autunnale con giacca protettiva e pantaloni lunghi, cuffia, scaldacollo/sciarpa, guanti, torcia frontale. 1,5 litri di acqua. Nello zaino t-shirt e felpa di ricambio

Grado di difficoltà

Media di tipo EE

Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "EE"?
Si tratta di itinerari, anche non riportati al suolo o in cartografia, che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su sentiero impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia o detriti). Terreno vario, a quote anche relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento ecc...). Possono presentare terreni aperti, senza continuità del piano di calpestio, con segnalazioni intermittenti o assenti. Sviluppano in zone poco o nulla antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire con guadi che possono presentarsi tecnicamente impegnativi specie dopo piogge abbondanti o in periodo di disgelo, dove è in genere difficoltoso trovare riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo e dove la percorrenza dei tratti boscati può implicare il ricorso anche non occasionale a strumenti di taglio a causa dell’intrico del sottobosco e dello stato di abbandono dei sentieri; possono occasionalmente presentare brevi concatenazioni di passaggi, anche esposti, in cui l’escursionista può essere costretto a far ricorso all’uso delle mani per mantenere l’equilibrio durante la progressione, come pure brevi concatenazioni di passaggi attrezzati con scalette e similari. Sono itinerari percorribili solo da escursionisti con buona esperienza, in ottime condizioni fisiche e ben allenati, che non soffrano di vertigini, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento ed abbiano un’ottima padronanza delle tecniche di orientamento strumentale (bussola e/o Gps). Rimangono esclusi i percorsi su ghiacchiai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci, come pure le vie ferrate, perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso di attrezzature e tecniche alpinistiche per la progressione o per proteggere la stessa.

Segnalazioni particolari

E’ richiesta una buona preparazione fisica.

Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…

Le guide si riservano di escludere, prima della partenza alle escursioni, chi non ritenesse idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.

I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.

Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione per dare la possibilità ad altri di partecipare!