Pulstatille e potentille, mughetti e viole, orchidee e genziane, e tanti altri rarissimi fiori che colorano il sentiero verso la vetta del Penna. Profumi di miele e spezie, nelle mille sfumature di colori, dal bianco al giallo, dal blu al viola, in una gara di seduzione per attirare gli insetti indispensabili alla riproduzione.
Posta ad un’altitudine di 1.735 metri, la vetta è una cima ofiolitica dalla quale si possono ammirare le vallate sottostanti e, nelle giornate terse, il mare e le montagne della Corsica. Il percorso si snoda attraverso splendide faggete, tra stupendi fiori di origine alpina, toccando un caratteristico anfiteatro naturale di origine glaciale (la “Nave del Monte Penna”), con un tratto finale più difficile ma affascinante: la salita attraverso le rocce, un breve tracciato non esposto, facilitato dalla presenza di un corrimano in metallo. “Già prima di arrivare in vetta si mostrerà dinnanzi a noi un ritaglio di mare, preludio a quello che ci aspetta lassù… ed è sempre lo stessa emozione, lo stesso incomparabile stupore… È triste il monte che non ha vista di mare”…
L’escursione è all’interno del Sito d’Importanza Comunitaria “Monte Penna, Trevine, Groppo e Groppetto” ed è particolarmente interessante per gli aspetti paesaggistici, botanici, geologici e storico-culturali.
L’escursione viene proposta in due turni, uno mattutino con pranzo al sacco sulla vetta, l’altro pomeridiano.
Durata
3,0 ore (soste escluse)
Distanza
5,0 Km
Dislivello
In salita circa 340 m
Qualche immagine in anteprima
Equipaggiamento
Zaino con pranzo al sacco o spuntino e una buona scorta d’acqua (almeno 1 litro a persona). Calzature da trekking (tipo scarponi suola vibram), abbigliamento da media montagna, impermeabile.
Grado di difficoltà
Media di tipo E
Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"? Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.
Segnalazioni particolari
I minori di 18 anni devono essere obbligatoriamente accompagnati da persona garante e responsabile.
Pranzo al sacco o spuntino a cura dei partecipanti.
L’escursione verrà effettuata osservando i protocolli stabiliti; tra questi si segnala la distanza di 2 metri lungo il cammino e la dotazione di mascherine da tenere al collo e utilizzare in caso di bisogno.
Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…
Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.
In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.
Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.
I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.