Un percorso ad anello verso la terrazza naturale della Val Ceno.
Escursione gratuita al Geosito del Pizzo d’Oca (1003 mt.), realizzata nell’ambito del progetto “Geologia, natura e paesaggio nell’area dell’Unione dei Comuni del Taro e del Ceno”, finanziato dal programma regionale per la valorizzazione delle geodiversità.
Un percorso ad anello verso la terrazza naturale della Val Ceno.
Utilizzando l’IPPOVIA DELL’APPENNINO, l’antica VIA DEGLI ABATI, diversi sentieri CAI e compiendo alcuni tratti fuori sentiero sulle piste forestali dei boscaioli.
Tra castagneti secolari, querceti, carpineti, antiche lastricature, cave per l’estrazione dell’arenaria e resti in pietra di manufatti longobardi.
Percorrendo anche le Creste del Pizzo di Gravago, tenendo da un lato la vista continua di Bardi e di tutto il gruppo del Lama che sovrasta il paese e dall’altro i profondi calanchi argillosi dall’aspetto quasi lunare.
Per affacciarsi per il pranzo al sacco sulle lastre a sbalzo del Pizzo d’Oca e vedere in un colpo solo tutta la Val Noveglia, la Val Ceno e il Castello di Bardi.
Nella parte finale dell’escursione, proprio nel punto d’arrivo, ci fermeremo per presso l’Agriturismo Cà d’Alfieri per una merenda al costo di € 10,00 (bevande escluse) da versare in loco.
Disposizioni anti-Covid: Si richiede ad ogni partecipante di avere con sé i dispositivi di protezione sanitaria personali.
Durata
8 ore (soste incluse)
Distanza
10,5 Km
Dislivello
550 m
Qualche immagine in anteprima
Equipaggiamento
Zaino con pranzo al sacco e una buona scorta d’acqua (almeno 1,5 litri a persona). Calzature alte impermeabili (tipo scarponi suola vibram), abbigliamento da trekking da media montagna, giacca a vento impermeabile, felpa pesante o pile o maglione, cappello per il sole.
Grado di difficoltà
Media di tipo E
Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"? Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.
Segnalazioni particolari
I minori di 18 anni devono essere obbligatoriamente accompagnati da persona garante e responsabile.
Pranzo al sacco a cura dei partecipanti.
Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…
Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.
In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.
Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.
I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.