Due anime di un unico borgo, affacciato sulla Val Taro

Una bella e breve passeggiata che ha inizio a Ghiare di Berceto (dove si può arrivare comodamente in treno) e si arrampica dolcemente tra prati e boschi fino al borgo di Casacca, altrimenti detto il “centro storico di Ghiare”. Si perché agli inizi del novecento era proprio Casacca il nucleo importante del versante montuoso che affaccia sul fiume Taro.

In fondovalle vi era un piccolo nucleo, ove ancora oggi sono visibili le strutture del XVI secolo atte a svolgere la funzione di posta per i cavalli che dalla fondovalle transitavano, ma il paese stava proprio lassù, a Casacca.

La modernità, la fabbrica, la stazione, tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900, hanno portato le persone a scendere a valle e a fondare il nucleo abitato che è oggi Ghiare di Berceto.

Domenica 17 marzo faremo una semplice escursione alla scoperta dell’evoluzione di una valle. Da Ghiare di Berceto a Camporoberto, fino a Casacca. Chiuderemo l’anello passando da il Piano fino a tornare a Ghiare, facendo tappa alla splendida fornace.

Dopo la visita alla fornace, un bellissimo esempio di archeologia industriale in recupero che merita di essere conosciuto e che viene aperto per l’occasione grazie alla ProGhiare, per chi vorrà vi sarà una merenda a base di torta fritta e salumi presso  il Bar Lover’s di Ghiare.

Durata

3,30 ore circa escluse le soste

Distanza

8 Km

Dislivello

In salita circa 180 m

Qualche immagine in anteprima

 

 

 

 

 

Equipaggiamento

Scarponcini con suola scolpita e alti alla caviglia. Zaino, giacca a vento e antipioggia. Felpa, calze di ricambio. Snak energetici e acqua: almeno 1 L a persona.

Grado di difficoltà

Media di tipo E

Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"?
Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.

Segnalazioni particolari

Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…

Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.

In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.

Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.

I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.