Escursione gratuita al Geosito Monte Penna – Monte Trevine, realizzata nell’ambito del progetto “Geologia, natura e paesaggio nell’area dell’Unione dei Comuni del Taro e del Ceno”, finanziato dal programma regionale per la valorizzazione delle geodiversità.
Posta ad un’altitudine di 1.735 metri, la vetta è una cima ofiolitica dalla quale si possono ammirare le vallate sottostanti e, nelle giornate terse, il mare e le montagne della Corsica. Il percorso si snoda attraverso splendide faggete, tra stupendi fiori di origine alpina, toccando un caratteristico anfiteatro naturale di origine glaciale (la “Nave del Monte Penna”), con un tratto finale più difficile ma affascinante: la salita attraverso le rocce, un breve tracciato non esposto, facilitato dalla presenza di un corrimano in metallo. “Già prima di arrivare in vetta si mostrerà dinnanzi a noi un ritaglio di mare, preludio a quello che ci aspetta lassù… ed è sempre lo stessa emozione, lo stesso incomparabile stupore… È triste il monte che non ha vista di mare”…
L’escursione è all’interno del geosito di rilevanza regionale Monte Penna – Monte Trevine, ricchissimo di emergenze geologiche, con ofioliti, basalti e pillows, e rientra anche all’interno del Sito d’Importanza Comunitaria “Monte Penna, Trevine, Groppo e Groppetto”, particolarmente interessante per gli aspetti paesaggistici, botanici, geologici e storico-culturali.
Al termine, merenda presso Trattoria Reghitto a Ponteceno, con prodotti tipici al costo di € 10
Durata
3,5 ore (soste escluse)
Distanza
7,0 Km
Dislivello
In salita circa 340 m
Qualche immagine in anteprima
Equipaggiamento
Zaino con spuntino e una buona scorta d’acqua (almeno 1 litro a persona). Calzature da trekking (tipo scarponi suola vibram), abbigliamento da media montagna, impermeabile.
Grado di difficoltà
Media di tipo EE
Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "EE"? Si tratta di itinerari, anche non riportati al suolo o in cartografia, che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su sentiero impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia o detriti). Terreno vario, a quote anche relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento ecc...). Possono presentare terreni aperti, senza continuità del piano di calpestio, con segnalazioni intermittenti o assenti. Sviluppano in zone poco o nulla antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire con guadi che possono presentarsi tecnicamente impegnativi specie dopo piogge abbondanti o in periodo di disgelo, dove è in genere difficoltoso trovare riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo e dove la percorrenza dei tratti boscati può implicare il ricorso anche non occasionale a strumenti di taglio a causa dell’intrico del sottobosco e dello stato di abbandono dei sentieri; possono occasionalmente presentare brevi concatenazioni di passaggi, anche esposti, in cui l’escursionista può essere costretto a far ricorso all’uso delle mani per mantenere l’equilibrio durante la progressione, come pure brevi concatenazioni di passaggi attrezzati con scalette e similari. Sono itinerari percorribili solo da escursionisti con buona esperienza, in ottime condizioni fisiche e ben allenati, che non soffrano di vertigini, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento ed abbiano un’ottima padronanza delle tecniche di orientamento strumentale (bussola e/o Gps). Rimangono esclusi i percorsi su ghiacchiai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci, come pure le vie ferrate, perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso di attrezzature e tecniche alpinistiche per la progressione o per proteggere la stessa.
Segnalazioni particolari
I minori di 18 anni devono essere obbligatoriamente accompagnati da persona garante e responsabile.
Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…
Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.
Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.
I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.