In cammino sul magma sottomarino tra Val Trebbia e Val Nure (PC)
Un percorso ad anello in una zona che nei secoli è stata fortemente abitata e frequentata perché collegamento trasversale tra le valli, a partire dall’epoca degli insediamenti longobardi sorti attorno ai possedimenti del Monastero di Bobbio, nel sito di interesse comunitario Monte Capra, Monte Tre Abati, Monte Armelio, Sant’Agostino, Lago di Averaldi (SIC IT4010004), che si trova tra i comuni di Bettola, Farini, Bobbio e Coli.
Caratterizzato dalle antichissime formazioni vulcaniche sottomarine che dividono la Val Trebbia dalla Val Nure. Con diversi e notevoli punti panoramici a 360° sulle vette circostanti ma anche sulla Pianura Padana, grazie alle ampie aree completamente spoglie date dall’asperità delle rocce ofiolitiche, con le loro sorprendenti tinte verdi e nerastre. Ma il percorso prevede passaggi in pinete, faggete, ampi pascoli d’alta quota e torbiere. Un’escursione nella storia quindi, per apprezzare la varietà e bellezza dei paesaggi, in una natura praticamente incontaminata. Alcuni tratti sono esposti ma non pericolosi, comunque non adatti ai più piccoli e alle persone sensibili alla paura del vuoto.
Durata
6,5 ore
Distanza
11 Km
Dislivello
550 m
Qualche immagine in anteprima
Equipaggiamento
Zaino con pranzo al sacco e una buona scorta d’acqua (almeno 1,5 litri a persona). Calzature alte impermeabili (tipo scarponi suola vibram), abbigliamento da trekking da media montagna, giacca a vento impermeabile, felpa pesante o pile o maglione.
Grado di difficoltà
Media di tipo E
Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"? Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.
Segnalazioni particolari
I minori di 18 anni devono essere obbligatoriamente accompagnati da persona garante e responsabile.
Pranzo al sacco a cura dei partecipanti.
Nel rispetto delle MISURE DI PREVENZIONE, CONTROLLO ED ERADICAZIONE DELLA PESTE SUINA AFRICANA al termine dell’attività escursionistica è necessario provvedere al cambio delle calzature e riporre le calzature utilizzate in un robusto sacchetto di plastica al fine di evitare qualsiasi contaminazione.
Al rientro a casa, spazzolare e lavare le calzature utilizzate durante l’attività di ricerca con acqua calda e sapone fino a quando le suole non risultino pulite e procedere quindi alla disinfezione con disinfettanti attivi nei confronti del virus della PSA; provvedere al lavaggio ad almeno 60° degli indumenti utilizzati.
La peste suina non rappresenta nessun pericolo per la salute degli esseri umani, ma essendo molto persistente (il virus resiste fino a 6 mesi in ambiente) gli spostamenti umani rappresentano un veicolo di diffusione del virus, che può essere accidentalmente portato all’interno degli allevamenti per trasferimento anche indiretto attraverso indumenti, calzature, pneumatici, ecc…
Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…
Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.
In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.
Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.
I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.