Antichi villaggi e sentieri della Val Noveglia (Bardi)
Escursione proposta anche sabato 25 maggio: clicca qui.
Cascate spettacolari, sconosciute e introvabili, tra antiche mulattiere e percorsi storici. Nella remota Val Noveglia, in una sottovalle chiamata “la Conca di Gravago”, attraverso villaggi medievali attorno all’antico “limes” tra Longobardi e Bizantini, in luoghi che furono testimoni anche della lunga “guerra fredda” tra i Farnese del Ducato di Parma e Piacenza e i Landi con il loro Principato con capitale Bardi. Mulini, essicatoi e case rurali in aree remote e quasi inaccessibili tra querceti, carpineti e castagneti secolari.
Natura rigogliosa interrotta di colpo da paesaggi lunari di calanchi argillosi, stratificazioni di arenarie e antiche frane sottomarine visibili a occhio nudo.
Percorso che alterna continuamente salite e discese, senza eccessivi dislivelli.
PROGRAMMA
Dalla frazione di Noveglia (Bardi, PR) spostamento ulteriore di 5 minuti in auto per raggiungere Pieve di Gravago da dove partirà l’escursione a piedi. Percorrendo un tratto della Via degli Abati e poi mulattiere nascoste che riprendono tracciati storici costeggeremo dall’alto il Rio della Rosta fino a incontrare le Cascate del Bondanasso. Per risalire all’antico villaggio di Stabio e ritrovare tracce di altri villaggi perduti nei boschi fino all’abitato di Cerreto. Da qui alle Cascate di Lavacchielli e poi alle Cascate di Brazza di Racca. I villaggi in pietra a secco di Sbuttoni e Bré permetteranno di chiudere l’anello e rientrare al punto di partenza.
Escursione realizzata in collaborazione con Four Seasons Natura e Cultura.
Vedi scheda dettagliata sul sito del Tour Operator: clicca qui!
Durata
6,5 ore circa escluse le soste
Distanza
11 Km circa
Dislivello
In salita circa 300 m
Equipaggiamento
Scarponcini con suola scolpita e alti alla caviglia. Zaino, giacca a vento e antipioggia. Felpa, calze di ricambio. Pranzo al sacco e acqua: almeno 1,5 L a persona.
Grado di difficoltà
Media di tipo E
Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"? Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.
Segnalazioni particolari
Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…
Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.
In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.
Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.
I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione e senza avvertire.