Una passeggiata fra cielo e mare

Escursione alla spiaggia di Albana, il gioiello più incantevole e impervio tra le piccole spiaggette dei Tramonti di Campiglia e Biassa, e alla spiaggia del Persico, altro luogo da favola, ai piedi dell’ultimo abitato che precipita su mare limpido e trasparente.

Le aspre rocce di Albana, dette “le rosse” per il colore intenso delle scogliere ricche di ossido di ferro, e le vicine rocce del Muzzerone, dette “le nere” per la presenza di affioramenti superficiali di ardesia, si alzano verticalmente sul mare, delimitando piccole ed inaccessibili spiagge dal mare cristallino.

La spiaggia del Persico, più dolce, è una distesa di grossi sassi rotondi dove l’acqua è limpidissima.

Quiete impagabile, a causa della difficoltà e ripidità dei sentieri che le raggiungono, sicuramente sconsigliati a chi soffre di vertigini, con una vista mozzafiato a 180 gradi, da Portovenere, con Palmaria, Tino e Tinetto e l’inconfondibile profilo della Chiesa di san Pietro, a Punta Mesco con le numerose insenature che delimitano le cinque terre.

Precipitare lungo sentieri e scalinate verso il mare, immersi nella macchia mediterranea, è una sensazione unica. E il ritorno, in salita, misura le forze… va fatto con calma, riprendendo spesso fiato e facendo riposare le gambe, e approfittando delle straordinarie visuali su un mare selvaggio e segreto, lontano dal caos delle cinque terre più famose… La scheda dell’escursione su fracieloemare

Le foto dell’escursione di febbraio su fracieloemare

N.B. L’escursione, a causa dell’elevato dislivello e dell’infinito numero di scalini, è assolutamente adatta solo a chi possiede passo sicuro, non soffre di vertigini e ha una buona resistenza alla fatica.

Durata

5,30 ore incluse le soste

Distanza

6 Km circa

Dislivello

In salita circa 500 m

Qualche immagine in anteprima

Equipaggiamento

Calzature e abbigliamento da trekking autunnale, una maglia pesante in più. Una buona scorta d’acqua (almeno 1 lt) e pranzo al sacco.

Grado di difficoltà

Media di tipo E

Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"?
Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.

Segnalazioni particolari

Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…

Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.

In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.

Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.

I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.