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Pulstatille e potentille, mughetti e viole, orchidee e genziane, e tanti altri rarissimi fiori che colorano il sentiero verso la vetta del Penna. Profumi di miele e spezie, nelle mille sfumature di colori, dal bianco al giallo, dal blu al viola, in una gara di seduzione per attirare gli insetti indispensabili alla riproduzione.

Posta ad un’altitudine di 1.735 metri, la vetta è una cima ofiolitica dalla quale si possono ammirare le vallate sottostanti e, nelle giornate terse, il mare e le montagne della Corsica. Il percorso si snoda attraverso splendide faggete, tra stupendi fiori di origine alpina, toccando un caratteristico anfiteatro naturale di origine glaciale (la “Nave del Monte Penna”), con un tratto finale più difficile ma affascinante: la salita attraverso le rocce, un breve tracciato non esposto, facilitato dalla presenza di un corrimano in metallo. “Già prima di arrivare in vetta si mostrerà dinnanzi a noi un ritaglio di mare, preludio a quello che ci aspetta lassù… ed è sempre lo stessa emozione, lo stesso incomparabile stupore… È triste il monte che non ha vista di mare”…

L’escursione è all’interno del Sito d’Importanza Comunitaria “Monte Penna, Trevine, Groppo e Groppetto” ed è particolarmente interessante per gli aspetti paesaggistici, botanici, geologici e storico-culturali.

Per chi vorrà, al termine ci trasferiremo all’agriturismo “Il cielo di Strela” per il ricchissimo pranzo a base di erbe selvatiche ideato e realizzato dallo chef Mario Marini e da Lena Tritto, insegnante di cucina e consulente di alimentazione energetica secondo la Medicina cinese. Dopo il pranzo, momento didattico assieme a Lena che illustrerà proprietà e virtù delle erbe e il loro utilizzo in cucina come fonte di energia, dal titolo “Stare bene nella bella stagione con la Medicina Cinese”.

Questo il fantastico menù di quest’anno:

  • Aperitivo di benvenuto con:
    • focaccia con pesto all’aglio orsino
    • crostini con crema all’acetosella
    • cruditè di verdura e polenta croccante con hummus ai carciofini
    • maionese di carote con fiori di calendula
    • salsa agrodolce di tarassaco.
  • Vellutata di primavera al profumo di aglio orsino
  • Risotto alla erbe spontanee con germogli di luppolo
  • Straccetti di salmerino con verdurine di primavera
  • Flan con erbe selvatiche
  • Insalata fiorita primaverile
  • Fragole alla melissa con il mitico gelato alla crema di Mario, infusi e acque aromatiche con erbe e fiori
    N.B. il menù potrebbe subire qualche piccola variazione in base alla disponibilità delle erbe e all’ispirazione del momento…

 

Durata

3,0 ore (soste escluse)

Distanza

7,0 Km

Dislivello

In salita circa 340 m

Qualche immagine in anteprima

Equipaggiamento

Zaino con pranzo al sacco e una buona scorta d’acqua (almeno 1 litro a persona). Calzature da trekking (tipo scarponi suola vibram), abbigliamento da media montagna, impermeabile.

Grado di difficoltà

Media di tipo EE

Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "EE"?
Si tratta di itinerari, anche non riportati al suolo o in cartografia, che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su sentiero impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia o detriti). Terreno vario, a quote anche relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento ecc...). Possono presentare terreni aperti, senza continuità del piano di calpestio, con segnalazioni intermittenti o assenti. Sviluppano in zone poco o nulla antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire con guadi che possono presentarsi tecnicamente impegnativi specie dopo piogge abbondanti o in periodo di disgelo, dove è in genere difficoltoso trovare riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo e dove la percorrenza dei tratti boscati può implicare il ricorso anche non occasionale a strumenti di taglio a causa dell’intrico del sottobosco e dello stato di abbandono dei sentieri; possono occasionalmente presentare brevi concatenazioni di passaggi, anche esposti, in cui l’escursionista può essere costretto a far ricorso all’uso delle mani per mantenere l’equilibrio durante la progressione, come pure brevi concatenazioni di passaggi attrezzati con scalette e similari. Sono itinerari percorribili solo da escursionisti con buona esperienza, in ottime condizioni fisiche e ben allenati, che non soffrano di vertigini, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento ed abbiano un’ottima padronanza delle tecniche di orientamento strumentale (bussola e/o Gps). Rimangono esclusi i percorsi su ghiacchiai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci, come pure le vie ferrate, perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso di attrezzature e tecniche alpinistiche per la progressione o per proteggere la stessa.

Segnalazioni particolari

I minori di 18 anni devono essere obbligatoriamente accompagnati da persona garante e responsabile.

Pranzo al sacco a cura dei partecipanti.

Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…

Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.

In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.

Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.

I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.