PAESAGGI INCREDIBILI TRA EMILIA E LIGURIA
All’estremità occidentale del gruppo del monte Maggiorasca, tra le vette più alte dell’Appennino Ligure e a cavallo tra Liguria ed Emilia, ecco un percorso in un paesaggio decisamente insolito e dagli ampi panorami.
Partendo dal passo del Crociglia, (Selva di Ferriere) scenderemo nella suggestiva Valle Tribolata, una scenografia da inferno dantesco, dove il sentiero si dipana attraverso enormi detriti rocciosi dalle forme contorte e selvagge.
Proseguendo in salita giungeremo sullo spettacolare picco del Groppo Rosso (1595 m) che domina Santo Stefano d’Aveto e dal quale si può ammirare, in un unico colpo d’occhio, la maestosità e l’imponenza del gruppo del Maggiorasca e l’intero crinale che separa l’Emilia dalla Liguria.
Da qui, in breve, raggiungeremo le vette del monte Roncalla (1685 m) e, infine, la Ciapa Liscia (1682 m), nome curioso dovuto alla particolare forma del versante occidentale di questa montagna, dalla quale scenderemo lungo un sentiero nel bosco fino al rientro alle auto.
L’intero percorso, dall’alto valore geologico e paesaggistico, è compreso all’interno del Sito d’Importanza Comunitaria del Monte Maggiorasca e, in gran parte, nel Parco Regionale dell’Aveto.
Durata
6 ore
Distanza
9 Km
Dislivello
In salita circa 490 m
Qualche immagine in anteprima
Equipaggiamento
Calzature alte impermeabili (OBBLIGATORIE), abbigliamento da trekking leggero ma robusto, una maglia pesante in più, eventuale mantellina antipioggia nello zaino. Una buona scorta d’acqua (almeno 1,5 lt). Abbigliamento di ricambio. Copricapo, crema e occhiali da sole, macchina fotografica. Consigliati bastoncini da Trekking.
Grado di difficoltà
Media di tipo E
Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"? Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.
Segnalazioni particolari
I minori di 18 anni devono essere obbligatoriamente accompagnati da persona garante e responsabile.
Pranzo al sacco a cura dei partecipanti (consigliati thermos con bevande calde).
Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…
Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.
In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.
Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.
I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.