Tre valli, tre province, tre regioni.

Lago Nero
Esiste un angolo, sul massiccio del monte Maggiorasca, dove tre strade si incontrano, dove tre province confinano e dove tre monti, il Maggiorasca, il Bue e il Nero, formano il crinale che chiude scenograficamente la valle del Ceno e apre prospettive nuove, verso Genova, il mare e le Alpi.
In questa stagione, camminare qui è un’esperienza particolare: i sentieri diventano piste, lungo le quali seguire le tracce di chi ti ha preceduto e indicare la via a chi ti seguirà.
Attraverso la faggeta innevata giungeremo ai piedi del monte Nero, con il suo caratteristico bosco di Pino Mugo, una rarità per l’Appennino. Poi ci porteremo alla torbiera di Prato Cipolla e saliremo sul Groppo delle Ali, una “costola” del monte Bue, dal quale si domina il paesaggio circostante. Da qui torneremo a valle cercando le tracce del Lago Nero, che in questa stagione gioca a celarsi ai nostri occhi, nascosto tra il ghiaccio e la neve.
Possibilità di pranzo presso il rifugio di Prato Cipolla (menù alla carta).
Per chi avesse necessità di ciaspole si prega di prenotare il prima possibile, per agevolare l’organizzazione dell’evento.

Durata

7 ore soste comprese

Distanza

11 Km

Dislivello

In salita circa 550 m

Qualche immagine in anteprima

Equipaggiamento

Calzature alte impermeabili con suola in ottime condizioni (OBBLIGATORIE), abbigliamento da trekking invernale o sci con giacca protettiva e pantaloni lunghi possibilmente imbottiti, una maglia pesante in più, eventuale mantellina antipioggia nello zaino. Guanti e cappello invernali. Una buona scorta d’acqua e/o bevanda calda (almeno 1,5 lt). Abbigliamento di ricambio (soprattutto calze!). Crema e occhiali da sole, bastoncini da trekking, ghette.

Grado di difficoltà

Media di tipo E

Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"?
Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.

Segnalazioni particolari

I minori di 18 anni devono essere obbligatoriamente accompagnati da persona garante e responsabile.

Pranzo al sacco a cura dei partecipanti (consigliati thermos con bevande calde).

Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…

Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.

In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.

Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.

I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.