aggio innevato e Santuario

Nel Medio Appennino parmense, a cavallo tra le valli del Taro e del Ceno e più precisamente tra Varsi Bardi e Valmozzola, si estende una vasta e complessa area montagnosa gravitante sul Monte Barigazzo e sull’aerea cresta che lo collega, verso Ovest, col monte Pizzo d’Oca, si tratta del sito di importanza comunitaria più esteso all’interno della sola provincia di Parma. All’ interno di questo SIC è situata la stupenda località quasi abbandonata di Pianelleto, luogo della nostra partenza, da qui ci porteremo prima alla Baita del monte Barigazzo, per poi salire sino alla panoramica vetta tramite un semplice percorso adatto a tutti, rientreremo nei pressi della baita, per poter consumare il pranzo al sacco. L’ultimo tratto si effettuerà tramite un percorso ad anello attraverso il sentiero della resistenza che dal M. Barigazzo porta verso il M. La Tagliata, sentiero strategico per la resistenza che proprio in quel versante del M.Barigazzo aveva trovato il luogo consono al posizionamento del primo comando unico di tutte le divisioni del parmense.

Durata

5 ore (cammino 4 ore)

Distanza

5 Km

Dislivello

In salita circa 300 m

Qualche immagine in anteprima

Equipaggiamento

Calzature alte impermeabili (OBBLIGATORIE), abbigliamento da trekking invernale o sci con giacca protettiva e pantaloni lunghi possibilmente imbottiti, una maglia pesante in più, eventuale mantellina antipioggia nello zaino. Guanti e cappello invernali. Una buona scorta d’acqua (almeno 1 lt). Abbigliamento di ricambio (soprattutto calze!). Crema e occhiali da sole.

Grado di difficoltà

Media di tipo E

Cosa significa DIFFICOLTÀ MEDIA DI TIPO "E"?
Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, non necessariamente segnalati al piano di calpestio, ma chiaramente riportati in cartografia, ivi compresi quelli che presentano forte esposizione, svolgendo livelli e sviluppi sempre superiori a quelli di grado T; sviluppano in zone scarsamente antropizzate, dove l’attraversamento di corsi d’acqua può avvenire a guado, senza però che vi sia pericolo di essere trascinati dalla corrente in caso di caduta, o con l’utilizzo di “ponti tibetani” o passerelle assimilabili, dove è in genere difficoltoso trovare rapidamente riparo dalle intemperie o chiamare aiuto in caso di infortunio e spesso può non essere facile approvvigionarsi di acqua potabile e cibo. È percorribile anche da famiglie con bambini ed anziani, a patto che siano sufficientemente allenati e in ottime condizioni di salute, che non soffrano di vertigini, che siano equipaggiati in modo adeguato e specifico, che conoscano bene l’ambiente di svolgimento e siano in grado di orientarsi agevolmente usando la carta topografica e l’orientamento intuitivo.

Segnalazioni particolari

I minori di 18 anni devono essere obbligatoriamente accompagnati da persona garante e responsabile.

Pranzo al sacco a cura dei partecipanti (consigliati thermos con bevande calde).

Va segnalata alle guide ogni esigenza particolare, allergia, condizione di salute, ecc…

Le guide si riservano di escludere, prima della partenza e della raccolta delle quote, chi non ritenessero idoneo per condizioni o equipaggiamento. Per la tutela della sicurezza della persona stessa e/o della sicurezza del gruppo.

In caso di motivata esclusione non sono previsti rimborsi di viaggi e di nessun altro tipo, se non l’eventuale quota di partecipazione versata, anticipi compresi.

Si chiede di avvertire il prima possibile in caso di rinuncia all’escursione.

I partecipanti sono tenuti a seguire le direttive degli accompagnatori, a non abbandonare il gruppo e il sentiero senza autorizzazione.